Deathspell Omega – The Long Defeat

Il ritorno dei Deathspell Omega fa sempre piacere, soprattutto alla viglia di un possibile conflitto nucleare. Il tempo rimasto potrebbe essere poco, tanto vale passarlo ad ascoltare “The Long Defeat”, ennesima emanazione di una ricerca costante che ruota attorno alla materia Black Metal, tra bile blasfema e velenosa avanguardia finemente distillata.

Nelle poche ed enigmatiche parole che accompagnano l’uscita dell’album su Norma Evangelium Diaboli, leggiamo dell’inizio di una terza era per il gruppo. Il finlandese Mikko Aspa (voce) e i francesi Khaos (basso) e Hasjarl (chitarra) figurano nella line-up ufficiale ma sembra che questa volta si sia aggiunto come ospite alla voce anche lo svedese Daniel Rostén (Funeral Mist e Marduk).

Siamo in presenza di un album che dimostra ancora una volta come i Deathspell Omega siano capaci di curare i vari aspetti dei propri lavori in modo maniacale: a partire dai testi – profondi a fuoco, mai banali – sino al lato strumentale che vede una maggiore cura delle melodie e delle atmosfere con tempi, a volte più lenti e dilatati, su cui innestare interessanti sperimentazioni vocali. Ovviamente, non mancano anche feroci ed energiche esplosioni di pura rabbia ma siamo comunque di fronte ad un album con meno dissonanze e con ritmiche meno complesse rispetto a quelle proposte in passato dalla band. Il ché non è necessariamente un male se si guadagna in incisività.

Quarantaquattro minuti di Black Metal che prende la forma oscura di cinque tracce ben bilanciate, scurissime e claustrofobiche. Cinque capitoli che sembrano risuonare della necessità di “andare oltre”, come si evince dal testo della traccia che dona anche il nome all’album:

To resistance – no matter how vain. To sacrifices with the taste of rotten blood. To comrades, never to be forgotten: and lest we forget the Holy Dead. To the burning light of Lucifer, blinding the eye and liberating the heart!

E allora “Vade Ultra” in una visione luciferina pregna di pathos che sembra avere il suo culmine nelle caustiche parole del brano finale “Our Life Is Your Death”:

We will be the Sparta of your Athеns!
If it was murder the first to be outlawеd
That’s because it’s our life’s blood
Whether by word or whether by blade
It is death that permeates our every quest!
Our death is your life
And our life is your death
In this shrinking world
At whose throat
Even Eden draws her blade…
In this zero-sum game

Da segnalare l’ottima “Eadem, Sed Aliter” con i suoi slanci di sfida che risuonano verso il cielo come un fiero grido per fare a pezzi il tetragramma biblico:

I have risen towers, structures of such magnitude
That even the mountains pale with envy
I have made myself the greatest of all gods
And everything living now bends to my will!

È una prosa che a volta ricorda un po’ quella dei Mgła. Data anche la vicinanza ad alcune atmosfere taglienti e “spengleriane” proprie della band polacca, qualcuno ha azzardato la presenza di una possibile collaborazione non accreditata con Mikołaj Żentara. In ogni caso, rimane un gusto per una vocalità mutante che sperimenta differenti soluzioni e pone l’accento su drammatiche atmosferiche da campi di battaglia dove far risuonare la natura autodistruttiva degli esseri umani. Tutto il disco è una riflessione sui rapporti tra volontà, lotta sino all’estremo e inevitabile declino della carne.

“The Long Defeat” merita un ascolto accorto per rivelare tutti i suoi elementi. L’opera prende la forma fisica di un vinile nero con libretto piegato costituito da sei pannelli oltre al formato cd digipack. Note, testi ed immagini si intrecciano arricchendo vicendevolmente il senso del lavoro.

I Deathspell Omega hanno realizzato una sorta di caleidoscopio oscuro per scrutare un futuro fatto di sfida, guerra e dolore ma anche di coraggio e di “èpos” nonostante il continuo, se pur in forma differente, ritorno tragico degli eventi. Una buona prova che conferma la classe uno dei migliori bastioni del Black Metal.

Tracklist:

  1. Enantiodromia
  2. Eadem, sed aliter
  3. The Long Defeat
  4. Sie sind gerichtet!
  5. Our Life is Your Death