Austere – Beneath The Threshold

A distanza di un solo anno dal precedente lavoro su lunga distanza, tornano gli Austere con un nuovo album, intitolato “Beneath The Threshold”. La band australiana continua sulle coordinate di “Corrosion Of Hearts“, uscito nel 2023, mettendo sempre più a fuoco una formula che coniuga efficacemente DSBM e Blackgaze. Quel che è certo, è che i Nostri continuano ad avere come numi tutelari i Katatonia di metà anni Novanta e i Drudkh più malinconici e introspettivi.
Riferimenti essenziali a parte, “Beneath The Threshold”, è un album che funziona, perfezionando ancora di più l’equilibrio tra urla e cantato in chiaro, esplosioni sonore e momenti di cupa introspezione. Il Black Metal atmosferico degli Austere si riconosce subito: è un suono ben stratificato e bilanciato che protende verso una sorta di disperato Blackgaze. Attenzione però, gli australiani appaiono nella loro malinconia oltranzista molto più veri e credibili di band similari come Harakiri for the Sky.

Ascoltando un brano come “The Sunset of Life” ti accorgi subito come gli Austere riescano oggi a costruire brani ispirati e strazianti. Sono depressivi e crepuscolari come gli attuali Katatonia (il cui fantasma è dietro l’angolo) non riescono più a essere.
Mitchell Keepin e Tim Yatras, il duo che attualmente forma la band in studio, riescono ad alternare uno screaming crudele alla voce in chiaro, supportando il tutto da riff convincenti e con dei crescendo strumentali che intensificato il lato più emozionale e catartico.

In tracce come “Thrall” e, sopratutto in “Faded Ghost”, prevalgono le avvolgenti atmosfere autunnali proprie di un Blackgaze realmente avvolgente e crudelmente emotivo. Mentre un brano come “Cold Cerecloth”, non rinuncia alla carica e alla rabbia con un’ottima e coinvolgente melodia, un po’ “catchy” ma mai banale.
L’ultima parte presenta una strumentale ed eterea “Words Unspoken” che prepara il terreno per la catarsi emotiva della successiva “Of Severance”, un ottimo finale per uno dei lavori più riusciti e sinceri degli Austere.
In conclusione, un album valido ed intenso consigliato a chiunque ami e ricerchi avvolgenti sonorità Depressive Black Metal in stile Katatonia anni Novanta/primi Duemila.

Tracklist:

  1. Thrall
  2. The Sunset of Life
  3. Faded Ghost
  4. Cold Cerecloth
  5. Words Unspoken
  6. Of Severance