Nokturnal Mortum – До Лунарної Поезії = To Lunar Poetry

Poesia lunare sepolta ma mai dimenticata e che oggi riemerge di nuovo, nel momento più buio per la loro terra. Oggi i Nokturnal Mortum con “To Lunar Poety” reinterpretano quel gioiello degli anni Novanta che fu il loro demo “Lunar Poetry”, uscito nel lontano 1996. L’album è corredato anche da una nuova versione di un loro brano non presente in origine, il classico imprescindibile “Return Of The Vampire Lord” del 1997.

La band di Kharkiv ci ricorda ancora qual è il vero spirito di un certo Pagan Black Metal indissolubilmente legato a sangue, territorio e tradizione. Tutte cose che da quelle parti, evidentemente, prendono ancora molto sul serio. È uno spirito che si nutre di una mitologia fondante che accomuna Scandinavia, paesi baltici e dell’est Europa, tutti sotto il segno della libertà, dell’indipendenza e della fierezza. Mentre il loro Paese è martoriato dall’invasore russo un pensiero va a loro, in quanto artisti e patrioti, e a tutta la fiera popolazione ucraina che resiste.

“To Lunar Poety” non è un semplice rifacimento ma l’esito di una ricerca delle proprie origini come “nuovo inizio”. Del resto, come scriveva Martin Heidegger: “Ciò che è all’origine resta sempre un avvenire, resta costantemente sotto l’influenza di ciò che è da venire”. Con una nuova formazione e diversi decenni alle spalle, oggi i Nokturnal Mortum (re)interpretano i loro classici in maniera eccelsa. È una sorta di eterno ritorno che fa la differenza, scava “la differenza” nel solco del tempo. I brani suonano come mai prima, aprendosi ad un origine che è un nuovo avvenire, argenteo come la luna sotto la neve.

La nuova formazione oltre a Varggoth (voce, chitarra e tastiere) vede Wortherax alla chitarra, Karpath al basso, Surm alle tastiere e Bairoth alla batteria.

Da un punto di vista musicale, i brani guadagnano in potenza ed epicità. Si ascoltino le urla agghiaccianti di Varggoth e le percussioni di Bairoth in “Лунарна Поезія”. Ma è in “Перунове Срібло Небес” (Perun’s Celestial Silver) che si raggiunge l’apice con una musica che evoca la forza del fulmine ario/slavo. Da segnalare anche il bellissimo testo dedicato al dio del tuono, Perun, che recita:

“Как Прометей Огонь, Он вынес Людям свет Луны”
(Come il fuoco di Prometeo, ha portato la luce della luna al popolo).

Pur non essendo in primo piano come nel demo del 1996 le tastiere non perdono il loro potere evocativo, qui legandosi di più alla componente musicale folk sulla scia di album come “Голос Сталі” (2009) – un altro dei loro indiscussi capolavori – e “Істина” (2017).

La band di Kharkiv, ancora oggi purtroppo oggetto di boicottaggi da parte dei soliti infami, è vero Black Metal, quello che continua a dare fastidio, metallo nero indipendente che non si svende e non si arrende alla deriva commerciale del genere.

Da segnalare il pregevole progetto grafico che rende l’uscita imprescindibile. Il lavoro è pubblicato in CD per Oriana Productions e in vinile (nero o trasparente) per la polacca Heritage Recordings. Sempre per quest’ultima è uscita un’elegante versione box subito sold out.

Mentre continuiamo ad ascoltare quest’album pensiamo al popolo ucraino, fiero ed orgoglioso, che non cede di fronte agli imperialismi (rigorosamente al plurale) che minacciano l’Europa. In onore ai propri antenati che cavalcarono nella steppa pensiamo alle parole di “Україна”, brano dei Nokturnal Mortum presente nell’album “Голос Сталі”. Lo spirito continua, anche sotto le bombe.

Slava Ukraïni! 

Gloria all’Ucraina! Gloria agli eroi!

Tracklist:

  1. Зимні сни
  2. Лунарна поезія
  3. Перунове срібло небес
  4. Карпатські таємниці
  5. …і зима постає
  6. Вампірів князь прийшов
  7. Прадавній рід
  8. Акт віри (Ода інакомисленню)
  9. Пращурів сни