Tsjuder – Helvegr

Quando la Norvegia si sveglia dal proprio torpore e riaccende la fiamma del vero Black Metal ci troviamo tra le mani album dirompenti come “Helvegr”. Il ritorno degli Tsjuder ha il rombo del tuono inciso a fuoco sulla pelle, puro distillato infernale della seconda ondata Black Metal scandinava, veloce e diretto come un pugno in faccia.
Già dall’iniziale “Iron Beast” veniamo travolti da una carica pazzesca. Grandinano colpi sonori efficaci, valorizzati da un’ottima produzione che lascia spazio alla ferocia di Draugluin e Nag. Con l’aiuto di Jon Rice alla batteria, gli Tsjuder non fanno prigionieri.

La seguente “Prestehammeren” è una traccia mostruosa che affonda i denti in un Thrash Metal vecchia scuola (Slayer/Sodom Anni ‘80). Non mancano certe influenze Viking Black alla Bathory (periodo di Blood Fire Death) che escono fuori, soprattutto a livello tematico, in un brano ardente come “Surtr”, dedicato al gigante del fuoco della mitologia scandinava.
Il suono di un fucile appena caricato apre la corsa selvaggia di “Chaos Fiend” che tra sovrapposizioni vocali e latrati ricorda un po’ i migliori Deströyer 666.

“Gods of Black Blood”, brano per cui è stato realizzato anche un ottimo video, ridesta anche lo spirito inquieto dei Mayhem di “De Mysteriis Dom Sathanas”. Nulla di nuovo sotto il sole nero ma questo è il gelido metallo di Oslo: prendere o lasciare!

Degna di nota è anche la title-track che rallenta il ritmo ma dona atmosfera e profondità all’album, prima che gli Tsjuder tornino ad accelerare di nuovo con la ferale “Faenskap Og Død”. Chiude il tutto, la strumentale marcia funebre di “Hvit Død”.
In quaranta minuti scarsi i Nostri creano un malestrom Black Metal che si erge nella sua essenza più pura e senza compromessi. Siamo di fronte ad un gradito ritorno che non scontenterà gli appassionati del genere.

Il Box Set proposto dalla label francese Season Of Mist contiene anche un CD bonus, “Tsjuder Tribute to Bathory Scandinavian Black Metal Attack”, con cinque valide cover dei primi Bathory che sono un giusto e sentito riconoscimento all’opera del musicista svedese Quorthon, la cui opera è stata fondamentale per la nascita di tutta la seconda ondata Black Metal scandinava.

Tracklist:

  1. Iron Beast
  2. Prestehammeren
  3. Surtr
  4. Gamle-Erik
  5. Chaos Fiend
  6. Gods Of Black Blood
  7. Helvegr
  8. Faenskap Og Død
  9. Hvit Død