Satanic Warmaster – Aamongandr

Satanic Warmaster, l’indomita creatura Black Metal del finlandese Lauri Penttilä, arriva con “Aamongandr” al settimo album in studio in circa venticinque anni di carriera. Personaggio protagonista della scena europea, tanto amato dai fedeli del metallo nero finnico, quanto costantemente odiato ed attaccato dai suoi detrattori, il Nostro ha sempre fatto parlare nei fatti la sua musica.

L’attesa per questo nuovo lavoro è stata lunga, otto anni sono passati dall’ultimo “Fimbulwinter”. Non si può però esattamente dire che il musicista sia rimasto con le mani in mano nel mentre. Svariati progetti paralleli e collaborazioni si sono avvicendate nel tempo, e la sua etichetta Werewolf Records ha continuato a presentare nomi nuovi e vecchi in linea con il sentito ruvido, ma anche melodico ed epico tipico della scena finlandese.

“Aamongandr” riparte musicalmente dal mondo sonoro dell’opera precedente. Come succede sempre con la discografia del Nostro, egli non copia semplicemente quanto già fatto, bensì sviluppa il discorso verso ulteriori destinazioni. “Fimbulwinter” era stato una sorta di piccola rivoluzione con le sue tastiere ben presenti, una produzione più moderna e le influenze del Black Metal sinfonico anni ‘90. Ora il nuovo disco rielabora queste ingerenze in modo più organico. Mette insieme il tipico suono Black vecchia scuola con intuizioni felici e commistioni Heavy Metal, che ha fatto la fortuna del Nostro.

Esaurite le tendenze più caotiche con il progetto Orlok e sfogati gli esperimenti più melodici in “Devil Crisis” uscito come The True Werwolf, il progetto principale sembra essere diventato più diretto e chiaro nelle sue intenzioni. Sotto l’egida di Penttilä troviamo i collaboratori Necroterror, Grond, Nattravn, Trollhorn che danno forma al songwriting partorito dalla mente principale, che non manca comunque di prestare la sua voce e di contribuire ai suoni di chitarra per i sei brani che compongono il disco.

“Bafomet” non poteva essere opener migliore. Già singolo uscito come anteprima dell’album, qui si ripropone con il suo suono che mette in gioco da subito la forza di Satanic Warmaster: la capacità di creare memorabili riff tanto melodici quanto incalzanti e feroci. Non mancano momenti rallentati e tastiere malinconiche che conferiscono al tutto una forte atmosfera.

“Duke’s Ride” rincara la dose facendosi ancora più serrata e violenta, mentre le tastiere diventano più orchestrali ed inquisitorie. In fondo, la lezione degli Emperor non è troppo distante. L’album segue questa direzione, con naturalmente i dovuti distinguo che rendono l’esperienza sì coerente, ma non monotona, fino alla conclusiva “Barbas X Aamon”. Qui troviamo temi sonori e strutture che fondono influenze svedesi (si pensi ai momenti più rallentati dei Marduk) con tastiere plumbee di gusto ambient che chiamano in causa Burzum. Una lunga suite piena di nera emotività malinconica e tetra.

“Aamongandr” realizza in modo impeccabile la trasposizione sonora dell’attuale estetica e mondo tematico di Satanic Warmaster. Se il passato suono più violento e ruvido, lo-fi, accompagnava accenni a certo superomismo nero e fantasie sataniche. Quest’ultime sono più pompose e dominanti, stabilendo una sorta di dark fantasy che ci rimanda anche tematicamente a certo Black Metal sinfonico anni ‘90. Di conseguenza la produzione si fa più chiara (ma non di plastica) e le strutture più vicine a certa tradizione metal.

Forte anche della sua esperienza in progetti come gli Armour, Penttilä ricorda quello che a volte oggi si scorda inseguendo esperimenti dissonanti, tendenze Shoegaze o rituali ambient: il Black Metal comprende, anche una ruvida componente Heavy Metal nel suo suono. Non è un caso che la bellissima copertina dell’album sia opera del leggendario Ken Kelly, artista recentemente scomparso che ha lavorato a lungo con gruppi come i Manowar.

Il risultato ammalia, attacca, non si vergogna di affascinare e creare solchi malinconici, ma nemmeno di prendere alla gola. Troviamo qui un progetto che continua a stabilire il suo ruolo fondamentale nella scena odierna con ogni uscita, completamente padrone del suo gioco.

Tracklist:

  1. Bafomet
  2. Duke’s Ride
  3. Beserk Death
  4. The Eye Of Satan
  5. Darkness…Triumphator
  6. Barbas X Aamon