Un Atlante duramente provato sorregge ancora un mondo in fiamme. Indubbiamente, è una suggestiva immagine che più di molte parole descrive lo spirito profondo che anima Jérôme Reuter, in arte Rome. Anche un breve EP come “World In Flames” conta nella discografia del musicista lussemburghese. Tra ricordi delle prime uscite Neofolk marziali sotto l’egida della Cold Meat Industry (“First We Take Berlin”) e momenti epico cantautorali che ricordano le ultime uscite focalizzate sul dramma dell’invasione Ucraina da parte della Russia e la strenua difesa dell’Europa (“Eagle Wings”), Reuter compone una piccola gemma che rende conto del suo percorso, nonché della sua evoluzione artistica e concettuale.
Anche in questo caso l’Europa si pone al centro del suo immaginario anche e sopratutto come una terra di Esperia, in un viaggio nella direzione spirituale indicata dalla Stella della sera. Passato, presente e futuro si intersecano su diversi piani: i conflitti di ieri donano un nuovo senso a quelli di oggi e viceversa, in una sorta di nietzschiano eterno ritorno. Si guardi al testo di “First We Take Berlin” che fa il verso “First We Take Manhattan” di Leonard Cohen, ovviamente con un senso molto diverso e con una sorta di humor nero che si legge tra le righe.
Altro brano significativo è “Submission”, il cui titolo forse rimanda al famoso romanzo di Michel Houellebecq ed anche qui, ovviamente, emerge il tema dell’Europa e delle minacce alla sua integrità. Chi darà voce alla riconquista alla terra dei padri e – si spera- dei figli?
Why are we all racing to the fall
With locked lips too proud to scream?
We who once held the world in awe
In the beaks of our eaglesDo I dare or dare I not
Think of your dreams of death as a resurrection plot?
You got me fooled for sure
But why should we in turn endure
Submission?
Submission
L’ottima “Eagle Wings”, il pezzo forte dell’EP, si apre con i versi della poetessa ucraina Lesia Ukrajinka. Qui si continua, anche stilisticamente, sulla scia del precedente album di Rome, Gates Of Europe. Segue “Todo Es Nada”, tra nichilismo e slancio di necessario superamento dello decadenza. Rome con questo brano ci riporta ad uno dei suoi molti capolavori, Flowers From Exile, concept album ambientato ai tempi della guerra civile spagnola.
Per finire, in maniera significativa, chiude il tutto il cupo ambient del brano omonimo e come una cupe coltre di fumo si erge da una Europa in fiamme ma mai doma, mai sottomessa al fatalismo. Nessuna resa è contemplata ed Atlante rimane in piedi tra le rovine.
Tracklist:
1) Vol De Nuit
2) First We Take Berlin
3) Submission
4) Eagle Wings
5) Todo Es Nada
6) World In Flames