Nordvargr – Resignation I – II – III

E se la musica Techno fosse stata inventata nel 1800? Nordvargr con il suo progetto Resignation parte da questa bizzarra idea per costruire una sorta di prometeica Ur-Techno. Siamo di fronte ad suono che non evoca capannoni di fabbriche dismesse ma primordiali pulsioni ctonie archeo futuriste.
Il musicista svedese disegna paesaggi sonori affollati di entità non umane: un’immaginaria copulazione tra ardite macchine industriali ottocentesche e una natura primigenia, ribollente, a tratti lovecraftiana.

Oggi, Cyclic Law pubblica assieme i tre album che, allo stato attuale, compongono il progetto Resignation. L’opera esce in un cofanetto deluxe di 3LP con poster e una versione Digisleeve 3CD 8 pannelli, entrambi con materiale unico ed esclusivo. Il tutto è impreziosito dalle foto e dall’elaborazione grafica dell’artista Sandrine Pelletier.
Della trilogia solo la terza parte è completamente inedita, registrata nel 2019. Le prime due parti, invece, sono state rielaborate e rimasterizzate per l’occasione.

Tutto iniziò nel lontano 2008 quando Henrik Nordvargr Björkk, con l’aiuto di Nils Ekholm, incominciò a registrare alcuni demo, mescolando ritmi ispirati alla techno con trame Dark Ambient e vecchi dischi a 78 giri. Ne venne fuori un album, a nome Resignation, che fu pubblicato nel 2009 su CD da Old Europa Cafe con il titolo “1897”. Il lavoro s’ispirava alla spedizione per raggiungere il polo nord in mongolfiera organizzata dall’esploratore svedese Salomon August Andrée proprio nell’anno 1897. Purtroppo, l’avventura ebbe un esito tragico e SA Andrée e i suoi due compagni di viaggio, Knut Frænkel e Nils Strindberg, morirono per cause indeterminate.

L’album presentava un particolare connubio tra il dark ambient realizzato sino ad allora da Björkk sotto il nome Nordvargr e accenni di ritmiche techno. Il tutto poteva ricordare i lavori degli artisti della Chain Reaction e della Basic Channel, oltre all’elettronica del norvegese Biosphere. La prima parte della trilogia sviluppa soprattutto il lato più atmosferico del progetto.
Nell’anno successivo (2010) esce la seconda parte (questa volta sotto il nome Nordvargr) che porta a una maggiore maturazione del sound proposto. Qui troviamo, infatti, battiti più decisi, sonorità ancora più ipnotiche e oscure del primo capitolo. 

Nel 2019 Björkk decide di riprendere in mano la sua creatura Techno Industrial. Torna nello studio e registra, a circa dieci anni di distanza, la terza parte del progetto Resignation. Qui le ritmiche sono più acide e veloci ma mai banali. Questa Ur-Techno, infatti, non è pensata per un intrattenimento scimmiesco ed edonista. Alla fine dell’opera, sentiamo l’ululato campionato e distorto di lupi affamati. Forse sono solo spaventanti da qualcosa che si sta risvegliando dal suo lungo sonno, un riposo durato eoni.

Sotto i battiti s’agitano i tentacoli della bestia sonora (Post) Industrial allevata da Björkk. L’artista svedese, è bene ricordarlo, è attivissimo su vari fronti con mille progetti e collaborazioni. Fa anche parte di gruppi come Pouppée Fabrikk (prima e fondamentale band Electronic Body Music svedese) e Mz.412, i grandi e insuperati pionieri del Black Industrial. Parte di quelle esperienze artistiche, ovviamente, confluisco anche nell’ultimo (per ora) capitolo di Resignation.

Siamo di fronte all’essenziale oscurità da cui si differenzia e prenda senso, forma e destino la fiamma nera dell’oltre uomo. Tra frequenze abrasive e tamburi rituali che risuonano nel lato più oscuro della mente si è risucchiati in un vortice senza tempo.
Questo suono è sempre stato lì, è prodotto con una strumentazione elettronica recente ma è profondamente arcaico. Esso affonda nelle paure dell’uomo per tutto quello che c’è oltre, quello che c’è lì fuori nell’abisso, qualcosa di non umano, comunque da affrontare e conquistare.

Resignation è in realtà un invito a far cadere le maschere della rassegnazione e le devianze dalla propria ferrea volontà d’azione. Siamo di fronte ad una perfetta colonna sonora per nuove ed eccitanti esplorazioni verso l’ignoto, oltre il polo nord, oltre la morte, ricordando che “l’essenza più profonda della Techno non ha nulla di Techno”.

Tracklist:

Resignation I

1-1) 1I
1-2) 2II
1-3) 3II
1-4) 4IV (RMX)
1-5) 5V
1-6) 6VI
1-7) 7VII
1-8) 9I (RMX)
1-9) 4IV


Resignation II

2-1) Intro – I Put My Faith In The Lord
2-2) What Was Written Will Come To Pass
2-3) Among The Mountains And Rivers Flowing
2-4) Det Var Bättre Förr
2-5) Praeparatus Supervivet
2-6) Leedskalnin
2-7) Children Of The Masked Emperor
2-8) Outro – II (Reprise)
2-9) Nekrosis
2-10) Praeparatus Supervivet (Tac Rit RMX)

Resignation III

3-1) Totem Visitations
3-2) Nehemoth
3-3) Moder Kaos
3-4) When Serpents Appear
3-5) Evil Eyes Impaled
3-6) Inannao
3-7) For Those Who Bellow Grief And Tears
3-8) When Serpents Appear (BURG Remix)