MHOLE – Quando la morte ti sussurra sul permafrost

Il nuovo album di MHOLE è una pillola nera. Assumerla vi farà vedere la brutale verità. “Quando la morte ti sussurra sul permafrost”, questo il titolo del nuovo lavoro realizzato da Moreno Padoan (Otur Boyd, Qod) e da Giovanni Leonardi (Carnera, Divisione Sehnsucht, Senketsu No Night Club), ha il coraggio di scrutare nell’abisso mentre l’abisso stesso guarda oltre l’estinzione dell’umano.

Il duo, a due anni dal loro debutto “Sporhes”, questa volta immagina un concept su di un mondo ormai completamento morto, coperto da una fredda coltre di ghiaccio. La loro proposta è un’ardita pulsione elettronica sospesa come un filo sottile tra Abstract Techno Industrial, Bacteriological Noise e Anti-music. È una sorta di IDM oscura che vira di nero la proposta degli Autechre, mescolando glitch, riverberi e microtoni con dosi velenose di dark ambient.

Qualcosa di alieno sembra muoversi nell’ombra in “La mutevole realtà della storia e l’incrollabile istanza del mito”. Un altro ciclo d’esistenza è pronto a ricominciare, tra rumorismi assortiti e incursioni in visioni cosmiche implosive (“Di spazi infiniti ed incommensurabile quiete”). Come archeologhi provenienti dallo spazio profondo i MHOLE sembrano indagare su “Le peculiari circostanze che determinarono la nostra fine”. Così recita l’evocativo titolo della traccia finale.

Distribuito solo in digitale e in cinquanta copie su nastro magnetico, il nuovo album dei MHOLE affascina come una sorta di necrotica profezia accellerazionista. È un viaggio ipnotico in un oscuro divenire ma sentiamo già il permafrost scricchiolare. Forse, per citare il sommo Lovecraft: “Non è morto ciò che può attendere in eterno, e col volgere di strani eoni anche la morte può morire”.

Tracklist:

  1. Quando la morte ti sussurra sul permafrost
  2. Profilo antropologico del nostro declino
  3. Da Irkutsk a Vladivostok
  4. Patterns e algoritmi di una inevitabile disgregazione
  5. La mutevole realtà della storia e l’incrollabile istanza del mito
  6. Di spazi infiniti ed incommensurabile quiete
  7. Le peculiari circostanze che determinarono la nostra fine