Goatmoon – What Once Was… Shall Be Again

Un valido e gradito ritorno quello di Goatmoon che con il titolo programmatico “What Once Was… Shall Be Again” riattizza la brace di un Black Metal urticante, incendiario e senza compromessi. Il nuovo album, uscito per la finnica Werewolf Records, è un inno all’aggressività di scuola finlandese, un po’ in stile “Finnish Steel Storm”. Messe da parte le velleità Dungeon Synth e i vari progetti paralleli, BlackGoat Gravedesecrator si dedica nuovamente alla sua creatura principale, dopo ben sei anni dall’ultimo lavoro su lunga distanza.

Il risultato lo si può valutare sin dal primo degli otto brani che compongono il lavoro. “Snakes Above, Dragons Below” dopo un intro dai toni marziali si lancia in una folle corsa tra grida acide e riff taglienti a cui fanno da contraltare i cori epici del finale.

Anche la traccia successiva, “Raging With The Lion’s Blood”, continua sulla stessa scia. È un suono finlandese un po’ alla Satanic Warmaster (non a caso Lauri Penttilä è anche il produttore dell’album) su cui si inseriscono sintetizzatori, chitarre “heavy” e pulsioni “hooligan”.

Anche “Breastfed By Reptiles” e “Flying On Torn Angelwings” confermano quello che in sostanza è un ritorno alle radici per BlackGoat. Emerge, in ogni caso, una grande cura per le melodie che a volte affiorano in superficie dalla tempesta sonora.

“Rodent Throne” è un attacco diretto e struggente che ci riporta alle origini, mentre un brano come “What Once Was…” ricorda un po’ quelle di un album più melodico e dalle influenze folk come “Voitto Tai Valhalla”.

“Trinity” spinge ancora sull’acceleratore Black’n Roll prima del finale epico con la magnifica “Protector Of The North”. Quest’ultima traccia fonde reminiscenze Oi e Pagan Black Metal, il tipo di bizzarrie a cui Gravedesecrator è avvezzo.

In sintesi, siamo di fronte ad un album che fonde diverse suggestioni messe in campo negli anni da Goatmoon. È sicuramente un ritorno carico di violenza e bestialità che non deluderà i fan di vecchia data. È, comunque, un lavoro che non rinuncia ad inserire melodie ben orchestrate e dettagli che rimandano alle diverse anime di uno dei più vari ed eclettici pilastri del Black Metal finlandese.

Come declamano i Nostri nel finale di “Flying On Torn Angelwings”:

Behold the night and the gloom
The dismal heart of a fallen realm
Defiant forever, proud as the sun

Tracklist:

  1. Intro / Snakes Above, Dragon Below
  2. Raging With The Lion’s Blood
  3. Breastfed By Reptiles
  4. Flying On Torn Angelwings
  5. Rodent Throne 6:02
  6. What Once Was…
  7. Trinity
  8. Protector Of The North